Domenica 18 gennaio a Cremona una sessantina di appartenenti a Casa Pound e altri militanti di estrema destra hanno aggredito il Centro Sociale Dordoni. Un'aggressione brutale che ha purtroppo lasciato in gravi condizioni uno dei presenti nel centro sociale, Emilio, ora in ospedale in coma farmacologico con emorragia cerebrale e con un polmone pieno di sangue. Fortunatamente nelle ultime ore le sue condizioni , pur restanto gravissime, sembrano un po' migliorate.

Si tratta di un fatto gravissimo, dell'ennesima manifestazione di violenza di bande squadristiche che agiscono sotto le sembianze di cosiddette 'tifoserie'. E' grave che la gran parte degli organi di informazione non abbia riconosciuto questa evidentissima matrice fascista e squadrisitca, parlando genericamente di "scontri". Quando in 60, con mazze e spranghe di ferro si assalta un centro sociale dove si trovano 8 persone non sono "scontri", è un'aggressione violenta inaccettabile.

Le aggressioni messe in atto dall'estrema destra italiana ai danni di aggregazioni di sinistra e "diversi" sono in aumento, e rispondono con evidenza a una precisa strategia. E' necessario che queste aggressioni e questa violenza finiscano, che le coperture politiche di cui gli squadristi evidentemente godono – che impediscono la messa al bando di formazionei come Casa Pound e Forza Nuova – siano smascherate e che le sedi dei neonazisti vengano chiuse.

Al Centro Sociale Dordoni e a Emilio va tutta la vicinanza e la solidarietà dell'ANED che da sempre ha patito e si è opposta alla violenza fascista.
Sabato è stata indetta una manifestazione antifascista a Cremona, ANED idealmente sarà lì.