Il Comune di Foligno ricorda le deportazioni naziste nel 1944 di folignati
Commemorazione davanti al monumento di via 3 Febbraio
Il sindaco Manlio Marini: “E’ doveroso ricordare quel tragico giorno”
La stele di via Tre Febbraio |
L’Amministrazione comunale di Foligno, unitamente all’Aned (Associazione nazionale ex deportati) ricorda le deportazioni di cittadini folignati nei campi di lavoro e di sterminio nazisti, avvenute tra il febbraio ed il maggio del 1944.
La cerimonia commemorativa si svolgerà giovedì 3 febbraio, alle 12.00 proprio davanti al monumento inaugurato lo scorso anno nell’aiuola antistante il Cimitero centrale che ricorda quei drammatici avvenimenti.
Sarà il sindaco Manlio Marini, accompagnato dal Gonfalone della città e dai rappresentanti dell’Aned di Foligno a depositare una corona d’alloro davanti al cippo marmoreo di via Tre Febbraio.
Molti dei deportati furono catturati a seguito di tre rastrellamenti da parte delle SS compiuti proprio il 3febbraio del 1944 nelle frazioni della montagna folignate di Cupoli, Cascina Radicosa, Casale, Civitella, Vallupo, Acqua S. Stefano, Scopoli e Rasiglia, cui fecero seguito quelli del 2 del 23 maggio avvenuti a Belfiore, Capodacqua e Annifo.
In particolare, il 3 febbraio nelle zone montane vennero presi 22 cittadini di Foligno, cui si aggiunsero qualche giorno dopo a Roviglieto anche Antonio e Vincenzo Salcito.
Furono tutti deportati nei campi di sterminio e di lavoro forzato in Germania (Mauthausen e Flossenbürg), in Polonia e in altre zone dell’Europa assoggettate alle forze di occupazione nazista; solo tre di essi tornarono a casa.
“E’ assolutamente doveroso, ha dichiarato il sindaco Manlio Marini, che la massima istituzione cittadina, il Comune, ricordi in forma ufficiale la ricorrenza del tre febbraio 1944, data drammatica per la città di Foligno, in quanto rievoca la deportazione nei campi di sterminio nazisti di nostri giovani concittadini”.
“A un anno di distanza dall’inaugurazione del monumento e di via Tre Febbraio, ha sottolineato Marini, la ricorrenza assume un particolare significato, alla vigilia del prossimo 25 Aprile, 60° anniversario della completa liberazione del nostro Paese”.