Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Memoria della Deportazione si è riunito a Milano il 29 marzo 2008 e ha discusso la questione del Memoriale del Blocco 21 di Auschwitz. Al termine dei lavori ha approvato questo ordine del giorno.

Il Consiglio di Amministrazione,

– letti tutti gli atti relativi alla vicenda del Memoriale eretto in Auschwitz dall’ANED, sia quelli del Convegno di Torino del 21 febbraio 2008 sia quelli dell’iter parlamentare della legge di conversione del decreto “mille proroghe”;

– udita la relazione del Presidente Gianfranco Maris in ordine a tutti gli atti e a tutta la corrispondenza posta in essere dall’ANED nei confronti delle parti che hanno agito nella vicenda parlamentare e legislativa;

– ritenuto, dopo ampia discussione, che debba essere dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione ratificato tutto ciò che sino ad oggi è stato fatto dal Presidente dell’ANED a tutela degli interessi dell’ANED stessa,

– ratifica tale atti e li assume come propria iniziativa, non essendo dubbio che il Memoriale di Auschwitz, rientrando nel patrimonio dell’ANED, viene a far parte integrante anche del patrimonio della Fondazione;

– confermato conseguentemente al Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione di porre in essere tutti gli atti necessari per la tutela sia dell’esclusiva proprietà del Memoriale posto nel blocco 21 di Auschwitz da parte dell’ANED e della Fondazione, sia – poiché sotto questo aspetto è in pericolo la stessa democrazia – della esclusiva competenza dell’ANED e della Fondazione a disporre liberamente e senza controllo di nessuno del proprio diritto di far memoria, come nel caso concreto di Auschwitz è stato posto, in ricordo e in onore di tutti i deportati politici nei campi nazisti, di tutti coloro che in quei campi furono assassinati, di tutti i familiari dei superstiti, senza esclusione alcuna per qualsiasi ragione politica, razziale, religiosa, sociale siano stati i deportati, partecipi, conseguentemente tutti, di quella azione epocale di popoli che è chiamata Resistenza, di cui fanno parte sia gli antifascisti che le vittime del razzismo genocida contro gli ebrei.

Milano, 29 marzo 2008