Lunedì 19 settembre 2005, nell’ambito della Festa Nazionale dell’Unità, a Milano, serata dedicata alla resistenza dentro e fuori il campo di Bolzano, tra l’estate 1944 e la primavera 1945. Dario Venegoni e il pastore valdese Giorgio Bouchard hanno presentato immagini e documenti inediti su alcuni dei protagonisti di una straordinaria quanto poco conosciuta stagione di lotta contro il nazifascismo.

“Non è nostra intenzione ricostruire oggi una storia della straordinaria esperienza del comitato clandestino del Lager di Bolzano. Anzi, semmai il nostro intendimento è proprio quello di sottolineare che di questa stagione della lotta partigiana troppo poco si è scritto, e troppo poco si sa. E che sembra venuto il tempo di avviare davvero uno studio scientifico su questa vicenda drammatica. Esistono – noi lo dimostreremo questa sera – documenti sufficienti per completare con successo un simile progetto”. Così Dario Venegoni, autore della ricerca Uomini, donne e bambini nel Lager di Bolzano, ha introdotto la serata dedicata alla presentazione di “Immagini e documenti inediti della Resistenza nel campo di Bolzano”.
Nell’occasione Venegoni ha anche presentato la seconda edizione del suo libro, che rispetto alla prima di solo un anno fa contiene circa 200 nomi in più e migliaia di informazioni aggiuntive. Successivamente il pastore valdese Giorgio Bouchard ha presentato un altro libro, fresco di stampa, da lui scritto insieme ad Aldo Visco Gilardi: Un evangelico nel Lager, Claudiana Ed., Torino 2005 dedicato alla figura di Ferdinando Visco Gilardi, che del comitato clandestino di Bolzano fu l’organizzatore e il responsabile  per diversi mesi.
Su un grande schermo Dario Venegoni ha proiettato le fotografie di molti dei protagonisti di quella esperienza, e i documenti che testimoniano di una attività clandestina intensissima lungo tutti i nove mesi di attività del campo, con il coinvolgimento di decine e decine di persone. Alcune di esse, a cominciare dallo stesso Ferdinando Visco Gilardi, pagarono quell’impegno con l’arresto, la tortura e la deportazione.
Del centinaio di fotografie e documenti presentati nel corso della serata, circa un terzo erano assolutamente inediti, e venivano dunque presentati al pubblico per la prima volta. Fotografie e carte rinvenute in gran parte in archivi privati, presso figli e nipoti dei protagonisti. O anche – come i registri di Franca Turra, che sostituì Visco Gilardi nel coordinamento dell’attività clandestina dopo che questi era stato arrestato – recentemente acquisiti dall’Archivio della Fondazione Memoria della Deportazione, grazie alla donazione della figlia Gabriella.
“Buona parte di questi documenti – ha detto Dario Venegoni – io stesso li ho rintracciati solo poche settimane fa, dopo aver concordato con la direzione della festa la data di questa serata”.

Tra le immagini più sorprendenti quella di due partigiane, Virginia Scalarini e di Mira Baldi, sorprese da un fotografo di strada nel centro di Milano mentre trasportavano un milione di lire per conto del CLN, nell’aprile 1945. Parte di quella somma – come è dimostrato dalle lettere della stessa Virginia Scalarini presentate nel corso della serata – fu utilizzata dal CLN per sostenere l’attività del comitato clandestino di Bolzano.