Germaine Tillion e Geneviève de Gaulle-Anthonioz, eroine della Resistena francese ed ex deportate nel Lager di Ravensbrück, sono entrate il 27 maggio scorso nel Panyhéon dei Grandi di Grancia. La decisione del presidente Hollande ha preso alla sprovvista gli osservatori e l'opinione pubblica francese, ma ha suscitato unanime apprezzamento, anche perché fino ad allora le donne che avevano avuto questo onore erano solo due, contro 71 uomini.
Germaine Tillon e Geneviève de Gaulle-Anthonioz (quest'ultima parente del Generale Charles de Gaulle) furono tra le più famose testimoni del campo femminile di Ravensbrück di cui custodirono la memoria per decenni. La scelta dei loro nomi è un riconoscimento, nel settantesimo anniversario della fine della guerra, al contributo delle donne alla Resistenza e un omaggio alle decine di migliaia di donne che furono deportate nei Lager nazisti.
Germaine Tillon, etnologa, scrisse alcune delle opere più significative sui Lager nazisti, che documentò da testimone e da scienziata. Negli anni della guerra d'Algeria, forte dell'esperienza del Lager, fu tra le poche intellettuali francesi (con Jean Paul Sartre e altri) a schierarsi risolutamente contro l'utilizzo della tortura nella repressione della resistenza algerina. E' scomparsa nel 2008, centenaria.
Geneviève de Gaulle-Anthonioz, che fu a lungo richiusa nel "Bunker", la prigione del Lager, proprio in quanto nipote del capo della Resistenza francese, è morta nel 2002, 81enne, dopo una vita in difesa dei diritti degli abitanti delle banlieu più degradate.
Le due ex deportate si tennero in stretto collegamento per decenni, collaborando in importanti battaglie civili e contribuendo in modo significativo alla memoria delle vittime dei Lager nazisti.