Accogliendo una proposta da tempo avanzata dall’ANPI provinciale, che aveva proposto la candidatura di diverse donne partigiane, l’Ammnistrazione comunale di Bolzano ha deciso di dedicare una via ad Ada Buffulini, ex deportata nel campo di via Resia, protagonista di primo piano, dal settembre 1944 alla fine di aprile 1945, del movimento di resistenza interno al Lager.

Il Comune di Bolzano, la CGIL, l’ANPI e l’ANED hanno organizzato per il 30 aprile 2008 – 63° anniversario della liquidazione del campo di Bolzano – una cerimonia di inaugurazione della via Ada Buffulini, con l’intervento di Luisa Gnecchi, vice presidente della Giunta provinciale Bolzano (invito).

Nata a Trieste nel 1912, medico, strettissima collaboratrice di Lelio Basso dopo l’8 settembre, Ada Buffulini fu arrestata dai fascisti il 4 luglio 1944 a Milano e deportata a Bolzano due mesi dopo, il 7 settembre. Impiegata nell’infermeria del campo, coordinò per molti mesi un comitto clandestino interno che agiva in rapporto con il CLN di Bolzano e con il CLN Alta Italia di Milano. Verso la fine del febbraio 1945, a causa di questa sua attività, fu rinchiusa nelle Celle, la prigione del Lager, dove imperversavano con le loro violenze efferate i due giovanssimi SS Otto Sain e Michael “Mischa” Seifert.

Nel dopoguerra Ada Buffulini si impegnò attivamente nella vita dell’ANED, come vicepresidente della sezione di Milano, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio del 1991.