Le sezioni di Milano e dell’Umbria dell’ANED hanno realizzato in collaborazione con la casa di reclusione di Spoleto alcuni filmati che ricostruiscono in 3 dimensioni il lager nazista di Bolzano. Questo lavoro viene ora presentato ufficialmente in numerosi incontri pubblici in tutta Italia ed è parzialmente scaricabile da questo sito.
Attenzione: i filmati da scaricare sono in formato Flash video di Macromedia Flash 8.0 e possono essere visti con Real Player o con VLC. Questi “visualizzatori” possono essere scaricati gratuitamente e quindi installati rispettivamente, da http://it.real.com/realplayer/ e da http://www.videolan.org/vlc/.

 
Vista dall'alto
 
il Blocco Celle
 
Da una torretta

Tra l’estate del 1944 e la primavera del 1945, le SS naziste allestirono alla periferia di Bolzano un lager nel quale furono rinchiusi circa 9.500 uomini, donne e bambini. Diverse decine di prigionieri furono torturati e brutalmente uccisi in questo luogo. Circa 3.500 furono caricati a forza su carri bestiame e deportati ad Auschwitz, Dachau, Mauthausen, Flossenbürg e Ravensbrück. Di questi, oltre 2.000 non fecero ritorno a casa.

Ogni traccia del campo fu cancellata circa mezzo secolo fa, quando si decise di costruire in quell’area undici palazzine di edilizia residenziale. Solo il muro di cinta originale, restaurato di recente, resta a testimoniare di quel luogo di sofferenze e di torture.
Questo lavoro nasce dall’esigenza di ricostruire prospettive visuali scomparse da decenni, e di consentire, con il computer, una visita virtuale a un luogo di memoria troppo frettolosamente cancellato in passato.
Presentiamo in anteprima alcuni di questi filmati, raccolti nel CD insieme a importanti testi inediti sul lager di Bolzano.
Nel CD le immagini sono accompagnate da un brano musicale (Hell I, tratto da Songs From the Divine Comedy, composto e suonato da Giovanni Sollima – copyright ed edizioni: Casa Musicale Sonzogno cd WORKS Sony Bmg), per gentile concessione di Giovanni Sollima e Dedalo snc, che ringraziamo.

Per realizzare questi filmati gli autori hanno fatto ricorso a tre categorie di fonti:
* Immagini scattate nell’area del campo nel dopoguerra;
* Piantine, disegni e dipinti realizzati da ex deportati;
* Testimonianze di superstiti.
 
Ideazione:
Dario Venegoni e Olga Lucchi

Consulenza per le immagini e i contenuti:
Dario Venegoni e Leonardo Visco Gilardi

Mediazione con il carcere di Spoleto:
Olga Lucchi e Daniela Masciotti

Realizzazione grafica e animazioni:
Ye Jian Dong e Giovanni Spada