Caro Direttore Piotr Cywinski,
abbiamo appreso con sdegno e dolore dell’ultima criminosa offesa che è stata apportata al campo di Auschwitz ed a tutti i suoi morti mediante l’asportazione del suo simbolo dalla sommità del cancello principale: il telaio metallico con la scritta “Arbeit macht frei”.
I criminali che hanno operato sono “ignoti”, ma a tutti noi è ben nota la loro collocazione politica, che è quella dell’ultradestra fascista e nazista, la quale, purtroppo, è in ascesa in tutta Europa, come denuncia un rapporto dell’Università tedesca di Bielefeld dei primi giorni di questo mese di dicembre.
L’ANED, con tutti i suoi aderenti, è vicina al Museo di Auschwitz e indica come necessaria la più ferma unità di tutte le forze democratiche per battere i rigurgiti fascisti e nazisti che macchiano le nostre democrazie.
Con questi sentimenti la prego di accettare questa partecipazione dell’ANED alla condanna ferma e sdegnata di quanto è accaduto.
Cordiali saluti
Il presidente nazionale ANED
Gianfranco Maris