ISTITUTO PER LA STORIA DELLA RESISTENZA E DELLA SOCIETA’ CONTEMPORANEA IN PROVINCIA DI ASTI
Asti, venerdì 14 dicembre 2007
Al Centro Culturale S. Secondo
Sala Ruscalla
RICORDANDO PRIMO LEVI
nel ventennale della morte
La strada di Levi
Regia: Davide Ferrario. Soggetto: Davide Ferrario e Marco Belpoliti. Fotografia: Gherardo Gossi e Massimiliano Trevis. Musiche: Daniele Sepe. Montaggio: Claudio Cormio: Voce narrante: Umberto Orsini
Il film ripercorre i luoghi dell’odissea di Primo Levi dal campo di concentramento di Auschwitz alla sua Torino, evidenziando i cambiamenti subiti dai paesi attraversati e descritti ne La tregua
Il 27 gennaio 1945 lo scrittore Primo Levi viene liberato dal campo di concentramento di Auschwitz. Dopo un anno di prigionia, riacquista la libertà e può tornare a casa. Mentre il ricordo di tutto quello che è accaduto, rimane indelebile nella sua memoria, impossibile da cancellare, Levi inizia un lungo viaggio di dieci mesi per rientrare nella sua Torino. Attraversa Polonia, Ucraina, Bielorussia, Moldavia, Romania, Ungheria, Austria e Germania, fino a tornare finalmente in Italia, incontrando personaggi enigmatici che ritrarrà nel suo romanzo La tregua.
Sessanta anni dopo il regista Davide Ferrario, accompagnato dallo scrittore Marco Belpoliti, compie lo stesso tragitto attraverso l’Europa di oggi segnata dal post-comunismo. Il loro “viaggio della memoria” si intreccia con il ritratto dei moderni Paesi europei, in cui i resti dell’impero sovietico si alternano alla sconcertante povertà dei villaggi di emigranti, alla devastazione nei dintorni di Chernobyl e al timore che il seme neo-nazista stia attecchendo.