Il Consiglio Nazionale dell’ANED, nella seduta del 22 aprile 2001 a Rimini, ha approvato all’unanimità questa risoluzione:
Il Consiglio Nazionale dell’ANED
delibera
che l’Associazione, per dare un segno evidente e chiaramente diffuso di quali siano i sentimenti che animano i superstiti dei campi di annientamento nazisti, i quali, per rispetto di coloro che sono morti e che nulla percepiscono, per rispetto della storia e della sacra lotta che ha animato i deportati, per rispetto di se stessi, non possono accettare né dalla Germania né da nessun altro corrispettivi risarcitori per i crimini contro l’umanità che sono stati commessi dai nazifascisti,
inviti
tutti i percepienti di denaro correlati alla deportazione, erogati dalla Germania o dall’Austria o da qualsiasi altro ente, a dare una ragione etica alla stessa percezione del denaro, versandone, quanto meno, una parte significativa alla Fondazione Memoria della Deportazione, al fine esplicito che dette somme siano utilizzate per la ricerca, per la biblioteca, per l’archivio, per i convegni di studio, per le nuove mostre, per le lezioni sulla deportazione e le testimonianze in video cassette destinate alle scuole ed ai giovani, perché, cioè, il denaro serva oggi e domani, sempre, per la strategia della memoria contro la strategia della negazione e dell’uso politico e mistificatorio della storia.
Rimini, 22 aprile 2001