In occasione del 70° anniversario della
Resistenza, per ricordare il centenario dalla nascita di Albe Steiner,
l’Associazione Casa della Resistenza di Verbania, gli Istituti storici
della Resistenza di Novara e di Vercelli-Biella, il Consiglio regionale
del Piemonte (Comitato Resistenza/Costituzione) con il patrocinio degli
Archivi storici del Politecnico di Milano (Archivio Albe e Lica Steiner)
e del Miur – Ufficio scolastico territoriale del Vco, organizzano la
mostra di giornali clandestini Impaginare giornali per cambiare il mondo.
La mostra è dedicata ad Albe Steiner, grafico di fama internazionale,
che ha dato insieme alla moglie Lica un importantissimo contributo alla
Resistenza e alla stampa clandestina, stimolando i gruppi partigiani con
i suoi consigli tecnici e con le sue geniali iniziative a pubblicare e
distribuire giornali, fogli, manifesti.
L’evento sarà inaugurato il 15
novembre 2013: una conferenza di riflessione attorno ai temi della
comunicazione politica e sociale (vi partecipano studiosi ed esperti)
introdurrà l’argomento, per poi lasciare spazi e strumenti a
disposizione dei visitatori.
A partire dal 15 novembre, per un mese,
secondo gli orari di apertura della Casa, sarà possibile godere di
un’occasione unica: l’esposizione in originale dei più importanti
esemplari di stampa resistenziale clandestina conservati negli archivi
dei due Istituti, che hanno reso disponibile agli studiosi gratuitamente
questo preziosissimo patrimonio sul sito http://giornaliallamacchia.isrn.it
finora l’unico archivio on-line da cui è possibile consultare,
interrogare e persino stampare copie degli esemplari, riprodotti
attraverso scansioni ad alta definizione.
A livello locale, è la
prima volta, e forse l’ultima, che i giornali clandestini – ormai
esemplari già intaccati dal tempo, da preservare e proteggere e quindi
presto non più disponibili alla consultazione diretta – sono stati
radunati e esposti al pubblico in originale. La mostra propone fogli
partigiani, giornali politici e murali, i periodici della Repubblica
dell’Ossola e i numeri unici pubblicati nel dopoguerra in occasione dei
vari anniversari legati al periodo resistenziale. Semplici fogli
dattiloscritti, qualche volta persino scritti a mano, veline, stampe di
vario formato su carta allora quasi introvabile, restituiscono al
visitatore un emozionante percorso a ritroso nella faticosa lotta per la
libertà di stampa.
Un ottimo modo per conoscere da vicino un periodo
storico critico come la Resistenza, così importante per la nostra
storia democratica: osservando direttamente quelle stesse fonti su cui i
partigiani hanno sperimentato la libertà per cui combattevano. Abituati
oggi a un flusso ininterrotto di informazioni che ci sommergono da ogni
parte, rendendoci quasi insensibili e indifferenti ad esse, è questa
un’occasione importante per riavvicinarci a quando fare informazione era
difficoltà, rischio, la vera sfida al regime, e rimaneva uno strumento
insostituibile per educare se stessi e un popolo alla partecipazione
democratica e consapevole.