Dopo quasi dieci anni di gestazione è stato inaugurato a Monza 27 gennaio il Bosco della Memoria. In una vasta area verde in via Messa, a ridosso della linea ferroviaria Milano-Sondrio, 92 giovani alberi sono stati dedicati ad altrettanti cittadini brianzoli deportati nei Lager nazisti . Erano in maggioranza antifascisti, partigiani, oppositori politici del fascismo e del nazismo; tre (due uomini e una donna) furono arrestati e deportati perché ebrei. Comune fu il drammatico destino: su 92 partiti (tra i quali 5 donne), solo una ventina fece ritorno a casa.
Nel Bosco della Memoria un anello in corten (metallo ossidato) con il nome di una deportata o di un deportato cinge ogni singolo albero lungo tutto l’arco del suo sviluppo. Nell’area una apposita segnaletica verticale ricorda i nomi dei principali Lager nazisti, dove morirono anche tanti italiani.
Questo luogo è pensato per diventare un punto di riferimento per la salvaguardia e la valorizzazione della memoria storica legata alla deportazione, sia come spazio pubblico, sempre aperto a tutti, sia come meta di percorsi didattici rivolti in particolare alle scolaresche del territorio.
L’idea del Bosco è di Milena Bracesco, vicepresidente della sezione di Sesto San Giovanni-Monza dell’ANED. Milena è figlia di Enrico Bracesco, un antifascista deportato a Mauthausen e ucciso nel Castello di Hartheim. Visibilmente emozionata, è stata proprio lei ad aprire la cerimonia inaugurale di fronte a molte centinaia di persone: Dopo di lei hanno preso la parola, tra gli altri, il presidente nazionale dell’ANED Dario Venegoni e il sindaco di Monza Dario Allievi.
L’ANED nazionale ha fatto propria questa idea e l’ha proposta all’amministrazione comunale, offrendosi di condividere con il Comune le relative spese. Le sezioni di Monza dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, dell’Associazione Nazionale Ex Internati, dell’Associazione Partigiani Cristiani sono partner dell’impresa, che ha il Patrocinio del Comune di Monza.
L’architetto Rosa Lanzaro ha firmato il progetto.
L’Associazione degli ex deportati ha fatto fronte al proprio impegno anche attraverso i proventi di una sottoscrizione popolare alla quale hanno partecipato decine di persone.
Maggiori informazioni sul sito del Bosco della Memoria