Commossa inaugurazione, nel Giorno della Memoria, del Memoriale della Shoah di Milano, che aprirà parzialmente al di sotto dei binari della Stazione Centrale di Milano, in attesa del completamento dei lavori. Presenti il presidente del Consiglio Mario Monti e il ministro Riccardi, il sindaco Giuliano Pisapia accompagnato da quasi tutta la Giunta comunale, i presidenti della Provincia di Milano e della Regione Lombardia (un Formigoni non poco contestato), i presidenti nazionali dell’Aned Gianfranco Maris e dell’Anpi Carlo Smuraglia, l’arcivescovo ambrosiano Scola, la segretaria generale della CGIL Susanna Camusso e una grande folla che purtroppo non ha trovato posto nei pur enormi spazi del Memoriale.
Ricordati in quasi tutti gli interventi gli ebrei e gli antifascisti che furono deportati da quel luogo, da cui iniziarono un viaggio che per i più fu senza ritorno.
Nell’occasione il Corriere della sera ha pubblicato nell’edizione milanese una intervista a Gianfranco Maris, uno dei pochi testimoni viventi delle deportazioni dal Binario 21.
All’ingresso, a caratteri cubitali nel cemento grezzo, una sola parola: “INDIFFERENZA”: una scelta sollecitata da Liliana Segre, superstite di Auschwitz e testimone di questo luogo. La spiegazione l’ha offerta la stessa Liliana Segre, nel suo intervento, certamente il più atteso e il più applaudito di tutta la mattinata: “Perché l’indifferenza fu peggio della violenza; l’indifferenza rese possibile la violenza”.
A caccia di voti fascisti nella sua campagna elettorale, un’ora prima della cerimonia ha fatto la sua apparizione nel Memoriale , non invitato, Silvio Berlusconi, che ha rilasciato deliranti e provocatorie dichiarazioni su Mussolini che come “leader” avrebbe fatto tante cose buone, e che sarebbe stato costretto ad associarsi alla campagna antiebraica nazista da Hitler. Dichiarazioni che dicono ancora una volta della disinvoltura e della crassa ignoranza dell’uomo, che vengono alla luce ogni qualvolta egli affronta il tema del fascismo, del nazismo e dei Lager nazisti. Fortunatamente nessuno dei presenti ha ascoltato le sue deliranti argomentazioni, e la cerimonia si è svolta in una atmosfera di unità e di commozione.
L’inaugurazione del Memoriale della Shoah di Milano è stata solo una delle mille e mille iniziative organizzate in tutta Italia in occasione del Giorno della Memoria 2013. Ne diamo una sintesi purtroppo per forza di cose molto parziale.
Quanto all’anziano leader del centro destra, assolto il compito di cercare di attirare l’attenzione su di sé, si è appisolato, com’è suo costume, per buona parte della cerimonia.