COMUNE DI BRESCIA

Assessorato alla Pubblica Istruzione e alle Politiche Giovanili  
Assessorato alla Partecipazione e alla Comunicazione
        

27 gennaio 2005 ore 10.30: Palazzo Loggia, Salone Vanvitelliano
“Io Ricordo”
incontro rivolto alle classi delle scuole medie inferiori,
per non dimenticare la Shoah.

Il 27 gennaio 2005 saranno passati 60 anni dall’apertura dei cancelli di Auschwitz, 60 anni dalla fine dello sterminio nazista e fascista. Da tempo, ormai, individuiamo in questa giornata uno dei momenti più significativi e simbolicamente importanti per ricordare i fatti che hanno portato all’orrore della Shoah, e sentiamo il bisogno di ritrovarci come comunità in un luogo ideale, quale è il Palazzo Comunale della città, per dire insieme che non dimentichiamo.
Quest’anno abbiamo scelto di presentare uno spunto di riflessione teatrale, ‘Ai bambini quella sera…’, che rievoca la tragedia dei bambini e delle bambine di Terezin, il ‘ghetto per l’infanzia’ in cui furono deportati migliaia di giovanissimi. Con alunni ed alunne di terza media abbiamo ricostruito alcuni momenti della loro esistenza mettendone in scena qualche frammento.
Da lì partiremo per riflettere insieme.
Una valigia fa da filo conduttore a tutto il testo; in essa una ragazza mette il bagaglio visibile degli abiti, e quello, invisibile ma sempre presente, dei ricordi.
Abbiamo invitato le scuole Medie ed Elementari a partecipare portando una valigia che contenga i lavori fatti per il Giorno della Memoria, ma anche oggetti che i ragazzi e le ragazze ritengono significativi.
Potremo aprire le valige quella mattina, presentando le nostre cose agli altri.
Il prof. Raffaele Mantegazza, dell’Università La Bicocca di Milano, ci aiuterà a leggerli insieme.
Per contribuire alla riflessione abbiamo inviato alcune copie di un fascicoletto dove sono raccolti alcuni esempi delle attività svolte dalle scuole in questi anni, insieme a testimonianze, documenti storici e letterari e immagini.
E’ un modo interessante di ‘fare storia’, di interrogare il passato, e vogliamo tenerne memoria.